La Sicilia è l'isola più grande del Mar Mediterraneo ed è costituita, oltre che dall'isola principale, da un insieme di arcipelaghi e di isole minori; la sua posizione geografica, la morfologia e il clima hanno favorito nel territorio la grande varietà naturalistica che lo caratterizza, lo sviluppo di differenti ecosistemi ed habitat e l’enorme biodiversità sia a livello di flora che di fauna.
In merito alla fauna, la complessità di ambienti e microclimi ha consentito, già milioni di anni fa, la coesistenza di habitat differenti da cui ne è derivata grande varietà di specie a livello faunistico e, in particolare, avifaunistico.
La Sicilia rappresenta, infatti, per la sua posizione geografica, un ponte naturale tra Europa e Africa attraverso cui molti uccelli migratori trovano nelle aree umide sud-orientali o nelle isolette, soprattutto uccelli passeriformi e rapaci, e nello Stretto di Messina, soprattutto rapaci e cicogne, un luogo di ristoro e nidificazione prima della grande traversata del Mar Mediterraneo.
L’avifauna siciliana conta oltre 400 specie diverse di uccelli, di cui la maggior parte presenti solo in certi periodi dell’anno perché specie migratorie e altre stanziali; ricordiamo per esempio alcune specie di rapaci molto rare, tra cui il nibbio (Milvus milvus), l' aquila reale (Aquila chrysaetos), l’aquila del Bonelli (Aquila fasciata) e il capovaccaio (Neophron percnopterus) e specie più comuni tra cui il falco pellegrino (Falco peregrinus), lo sparviero (Accipiter nisus), il corvo imperiale (Corvus corax), il gheppio (Falco tinnunculus), la poiana (Buteo buteo), il gufo comune (Asio otus), il barbagianni (Tyto alba) e la civetta (Athene noctua). A questi si aggiungono uccelli di taglia più piccola tra cui il gruccione (Merops apiaster), il cuculo (Cuculus canorus), il merlo (Turdus merula) e la ghiandaia (Garrulus glandarius). Tra i boschi della macchia mediterranea nella zona occidentale dell’isola possiamo, inoltre, trovare picchi muratori, picchi rossi, merli, scriccioli, cinciallegre e cinciarelle, mentre nella parte orientale sono più frequenti sparvieri, upupe, folaghe, allocchi, aironi, beccacce e il martin pescatore. Ricordiamo anche la coturnice di Sicilia (Alectoris greca whitakeri) sottospecie endemica con areale ristretto alla nostra isola e la presenza di fenicotteri, cicogne, cavaliere di Italia e cormorano che trovano in diverse aree protette l’habitat ideale per poter vivere e riprodursi.
Tra i mammiferi che popolano la Sicilia sono inclusi il cinghiale (Sus scrofa) e il daino (Dama dama) ormai naturalizzati, il gatto selvatico (Felis silvestris), la martora (Martes martes), la donnola (Mustela nivalis), l'istrice (Hystrix cristata), la lepre appenninica (Lepus corsicanus), il riccio (Erinaceus europaeus), il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) e la volpe (Vulpes vulpes); tra i piccoli roditori, ordine che comprende il più alto numero di specie, sono comuni l'arvicola del Savi (Microtus savii), il quercino (Eliomys quercinus), il ghiro (Glis glis), il moscardino (Muscardinus avellanarius) e il toporagno di Sicilia (Crocidura sicula).
Ricordiamo la notevole presenza di Chirotteri, un ordine di mammiferi chiamati comunemente pipistrelli, che sono tra i meno conosciuti e tra i più minacciati di estinzione.
Tra i rettili che abitano la nostra isola abbiamo la vipera (Vipera aspis) che vive nelle pietraie, la biscia (Natrix natrix) che predilige gli ambienti umidi, il biacco (Coluber viridiflavus), il saettone (Elaphe longissima), il colubro leopardino (Zamenis situla), il ramarro (Lacerta viridis), il gongilo (Chalcides ocellatus), la lucertola campestre e la lucertola siciliana (rispettivamente Podarcis sicula e Podarcis wagleriana), il geco (Tarentola mauritanica), l’emidattilo (Emydactilus turcicus), la testuggine palustre siciliana (Emys orbicularis) e la testuggine di terra (Testudo hermanni).
Tra gli anfibi presenti in Sicilia si annoverano il rospo comune (Bufo bufo), la raganella (Hyla arborea) e la rana verde (Pelophylax esculentus) che sono reperibili facilmente nelle aree umide e in prossimità dei corsi d’acqua.
Vi è anche una grandissima varietà di specie appartenenti alla fauna minore costituita da numerosi invertebrati, la cui conservazione è ugualmente importante rispetto alle specie di taglia maggiore. Spesso si tratta di specie di insetti presenti solo in Sicilia; tra queste va ricordato il coleottero Osmoderma cristinae, endemico e classificato come specie minacciata e in via d’estinzione, così come la Rosalia alpina, coleottero con aspetto inconfondibile per la colorazione nera e blu e per i ciuffi neri presenti sulle antenne. Tra le specie endemiche ricordiamo anche due lepidotteri, la farfalla Melitaea aetheriae, rinvenuta nel bosco di Ficuzza e Parnassius apollo siciliae, farfalla endemica del parco delle Madonie e dei Nebrodi.
Un tasso elevato di endemismi tra gli insetti dell’isola si riscontra anche in alcune specie appartenenti all’ordine dei Dipluri, degli Ortotteri e degli Odonati (Libellule), tra questi ultimi molto rara è Brachytemis leucosticta.
Notevole importanza riveste anche la fauna marina siciliana; i fondali, infatti, sono tra i più ricchi e popolati di tutto il Mar Mediterraneo e il Canale di Sicilia, in particolare, rappresenta il principale “HOT SPOT” del Mediterraneo poiché è caratterizzato da una elevatissima biodiversità di specie pelagiche e bentoniche e habitat tutelati e, allo stesso tempo, da un elevatissimo rischio di scomparsa di questi stessi habitat e specie.
Tra le specie protette, ricordiamo la presenza della tartaruga marina, Caretta caretta, fortemente minacciata a causa dell’inquinamento marino e della riduzione del suo habitat di nidificazione; essa viene a deporre le uova in diverse spiagge della Sicilia, tra queste citiamo due importanti siti delle Pelagie: la spiaggia dell'Isola dei Conigli di Lampedusa e la spiaggia della Pozzolana di Ponente di Linosa.
Oltre alla tartaruga marina troviamo varie specie di cetacei quali tursiopi, stenelle e capodogli, alcune specie di squali e, tra gli uccelli marini endemici del Mediterraneo, colonie della Berta maggiore (Calonectris diomedea) e dell’Uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus).
Tra le specie di mammiferi protetti, è stata di recente documentata nell’AMP delle Egadi, la presenza della rarissima foca monaca (Monachus monachus), una delle specie simbolo del Mediterraneo data per anni come estinta dall’Italia.
Menzioniamo, infine, la ricca e variegata fauna ittica siciliana, tra cui si si annoverano pesci di varie taglie come sgombri, acciughe, sarde, alici, pesce spada, ricciola, sarago faraone, spigole, gamberi, cernie brune e cernie di fondale, dentici, gronchi, murene, ostriche, mitili e il tonno rosso (Thunnus thynnus), specie quest’ultima che, essendo molto ricercata per l’industria alimentare, rientra tra quelle marine protette la cui pesca è regolamentata secondo quote che ne limitano la cattura in base al numero e al peso degli esemplari.