Foto concesse dall'Ente Gestore

Parco nazionale Isola di Pantelleria

Tipologia:

Parco Nazionale

Superficie:

6.560,00 Ha

Comune:

Pantelleria

Decreto istitutivo:

Decreto del Presidente della Repubblica del 28/07/2016

Ente Gestore:

Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria

Sito web:

www.parconazionalepantelleria.it

Sito Natura 2000

ZSC Isola di Pantelleria - Area costiera e ZSC Isola di Pantelleria - Montagna grande e Monte Gibele

Geositi   Specchio di Venere; Favara Grande di Pantelleria; Fumarole della Caserma Vecchia; Fumarole di Monte Gibele.

Primo Parco Nazionale Siciliano, il parco di Pantelleria, occupa circa l'80% dell'isola con una superficie di 66,4 km². Il territorio del parco è suddiviso in tre zone: zona 1, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, agricolo e/o storico culturale, con inesistente o minimo grado di antropizzazione; zona 2, di valore naturalistico, paesaggistico, agricolo e/o storico culturale, con limitato grado di antropizzazione; zona 3, di valore paesaggistico e/o storico culturale, con elevato grado di antropizzazione.  L'isola di Pantelleria rappresenta la punta emergente di un complesso vulcanico di cui circa il 28% è emerso, mentre il restante 72% è situato sotto il livello del mare, fino ad una profondità di circa 1200 m. Pantelleria è a tutti gli effetti un complesso vulcanico attivo. Ad oggi, il vulcanismo nel settore emerso si manifesta con attività di tipo secondario come le fumarole e le sorgenti di acqua calda idrotermali, presenti un po' in tutta l'isola, ma ubicate prevalentemente in corrispondenza delle direttrici vulcano-tettoniche locali. La vegetazione di Pantelleria si presenta decisamente complessa, in confronto con le altre isole circumsiciliane. Dal livello del mare fino a 250 m di altitudine si trova la macchia bassa o gariga; oltre si rinviene una vegetazione arbustiva-arborea con pinete miste a cui partecipano diverse specie fra le quali l’erica, il rosmarino, il cisto, lo sparzio villoso e la genista aspalathoides. A quote superiori ai 500 m e nelle valli si trovano boschetti puri di leccio. La vegetazione climatica è rappresentata dall'Erico-Quercetum ilicis, caratterizzata dalla presenza di leccio, erica arborea e corbezzolo, cui si accompagnano anche pistacchio, l’ilatro sottile, lo gnidio o erba corsa, ecc. L'abbondante lettiera e lo strato di humus di questi ambienti boschivi ospitano numerose specie appartenenti alla mesofauna, un indice di elevata diversità sia a livello della lettiera sia a livello dei primi 20 cm di suolo, in diverse zone del sottobosco. Il numero totale delle specie censite al 2014 è pari a 640 specie, comprensive di 13 endemismi e 63 specie rare e rarissime per l'isola. Specie endemiche esclusive di Pantelleria, che rappresentano delle vere e proprie emergenze floristiche: il limonium cosyrense, la violaciocca graziosa, l’erba medica troncata, il trifoglio annerente e la serapide di Pantelleria. L’agricoltura nel Parco è caratterizzata dalle coltivazioni di cappero, ulivo e vite. La coltura più diffusa è la vite, nella forma dell'alberello pantesco, coltivata in conche profonde circa 20 cm, utili per accumulare l'acqua piovana e proteggere i grappoli dal vento. Nel 2014 l'Unesco ha riconosciuto l'importanza e l'unicità della "Pratica agricola della vite ad alberello" iscrivendola nella Lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Le caratteristiche geomorfologiche, vegetazionali e geografiche di Pantelleria fanno dell’isola un luogo molto importante per l’avifauna. In autunno e primavera presso il Lago di Venere, bacino lacustre che occupa il fondo di una depressione di origine calderica, alimentato sia dalle sorgenti termali sia dalle piogge, sono visibili numerosi uccelli acquatici come Fenicotteri, Spatole, Aironi cenerini e Garzette che sostano per riprendere le forze durante la migrazione. La vicinanza con l’Africa si nota dalla presenza di due specie di invertebrati che sono insediate nell’area del lago Specchio di Venere il Gryllotalpa gryllotalpa e la Cynethia rhoggunopheri. Fra i crostacei isopodi (porcellini di san Giuseppe, purceddrúzzi di San Ghiuséppe) si cita Spelaeoniscus vandeli, evolutosi probabilmente da una specie simile africana; Per quanto riguarda i rettili, si ricorda il colubro Ferro di Cavallo, una specie di serpente del Mediterraneo occidentale (ibero-sardo-maghrebino) il quale, migrato dalla Tunisia in tempi lontani, si è stabilito in Sardegna e successivamente a Pantelleria dove si è evoluta la sottospecie nigrescens. Sono state trovate diverse specie di lucertole di origine africana, fra le quali la lucertola campestre. Per quanto riguarda l'avifauna, colpisce la varietà di uccelli presenti sull'isola: 260 specie, tra cui molte vi nidificano stabilmente e altre sono state osservate durante la stagione migratoria, in primavera e in autunno. Infatti, Pantelleria si trova sulle principali rotte migratorie ed è luogo di sosta e riposo nel viaggio tra l'Europa e l'Africa. Tra i rapaci ricordiamo l'aquila delle steppe e il falco pellegrino. Presso le acque del Lago Bagno dell'Acqua non è raro osservare aironi cinerini e rossi, fenicotteri rosa, gru, cavalieri d'Italia e cicogne. Tra i mammiferi molto comune è il coniglio selvatico. Di recente, grazie al lavoro del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, sull’isola di Pantelleria è tornato il tipico asino pantesco, un incrocio unico di specie europee e africane che si era estinto nell’ultimo secolo.

 

Galleria:

33779 4933 PNPAN33781 4933 PNPAN33784 4933 PNPAN33777 4933 PNPAN

33863 4933 PNPAN34214 4933 PNPAN39262 4932 PNPAN