Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile
Tipologia |
Riserva Naturale Orientata |
Superficie |
2.760 Ha |
Comuni |
Avola, Noto e Siracusa |
Decreto istitutivo |
D.A. n. 649 del 13/07/1990 |
Ente Gestore |
Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana |
Sito web |
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Sito Natura 2000 |
ZSC ITA090007 Cava Grande del Cassibile, Cava Cinque Porte, Cava e Bosco di Bauli |
La Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile è stata istituita allo scopo sia di preservare le diverse ricchezze naturalistiche ed ecologiche del territorio in cui si estende, che per tutelare il profilo archeologico paesaggistico della zona, in quanto essa è stata, nel corso dei millenni, popolata e abitata dall’uomo che, tra vallate e costoni terrosi, si è adattato a vivere e a coltivare i prodotti della terra e di questa presenza sono rimaste notevoli testimonianze di tombe e reperti. L’area protetta ingloba un tratto, lungo circa 10 km, dell’asta fluviale del Cassibile, uno dei più importanti fiumi della Sicilia Sud-orientale, che, in seguito al fenomeno di erosione da parte dell’acqua, ha formato nel tempo vallate scoscese, chiamate appunto cave, di cui una delle più spettacolari da ammirare e percorrere è proprio la Cava Grande, considerata il più grande canyon naturale d’Europa. Notevole dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, scavata dal Fiume che ha dato origine a un suggestivo e spettacolare paesaggio caratterizzato da micro e macroforme carsiche, da profonde incisioni a gradinate, da numerose conche circolari che costituiscono veri e propri piccoli laghi con acque fresche e limpidissime, da cascate generate da fratture nelle rocce che tagliano l’asse fluviale e che rendono unico questo ambiente. Dal punto di vista floristico, sulle rive del fiume Cassibile si estende un bosco ripariale, dove salici, pioppi bianchi e neri, tamerici e frassini trovano terreno fertile e accompagnano i magnifici esemplari di platano orientale caratteristico della riserva. Il platano, infatti, è un maestoso albero a foglie caduche che vive nell'Europa sud-orientale e che nelle cave carsiche della Sicilia sud orientale assume un valore ecologico particolarmente importante perché rappresenta l'estremo confine occidentale del suo areale di distribuzione. L’altopiano è caratterizzato dalla presenza della gariga dove domina la palma nana e essenze aromatiche quali timo, rosmarino ed erica, mentre lungo i costoni si trovano piccole presenze di boschi a leccio e frassini, roverelle e olmi. Ricca dal punto di vista faunistico, la riserva ospita innumerevoli specie di insetti, rettili (il biacco, il colubro leopardino, il ramarro, la vipera, la testuggine), mammiferi (il riccio, l’Istrice, il ghiro, la volpe rossa), uccelli come la gallinella d’acqua, il pettirosso, la cincia ed è possibile avvistare specie di rapaci come il falco pellegrino, il falco lanario e il gheppio.