Foto concesse dall'Ente Gestore
Foto concesse dall'Ente Gestore

Riserva Naturale Capo Gallo

Tipologia

Riserva Naturale Orientata

Superficie

585,83 Ha

Comuni

Palermo (PA)

Decreto istitutivo

D.A. n. 438 del 21/05/2001

Ente Gestore

Regione Sicilia – Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale

Sito web

  -

Sito Natura 2000

ZSC ITA020006 Capo Gallo

Geositi

Complesso delle Grotte della R.N.O. di Capo Gallo - Grotta dell'Olio

 

La Riserva Naturale Capo Gallo ha una conformazione e una posizione geografica tale da aver favorito nel tempo processi di isolamento delle specie animali e vegetali. Queste entità floro-faunistiche endemiche e rare hanno favorito l’istituzione dell’area protetta che oggi salvaguarda anche le formazioni geomorfologiche carbonatiche del rilievo di Monte Gallo e il “marciapiede a Vermeti” presente lungo la costa. Infatti, l’esposizione di alcune rupi, la presenza del mare, i substrati calcarei, hanno permesso la selezione di micro-climi altamente specializzati ospitanti specie di grandissimo interesse fitogeografico o elevato valore faunistico. A livello del mare, la bassa scogliera risulta bordata da un tipo di biocostruzione, costituita dal concrescimento in una massa unica di migliaia di conchiglie di un mollusco gasteropode, che hanno la forma di lunghi e tortuosi tubi calcarei. Tale struttura organogena, sviluppandosi orizzontalmente a livello intermareale, determina la creazione di habitat descritti come “trottoir”, ovvero marciapiedi, a vermetidi, assimilabili per importanza ecologica alle barriere coralline. Gli aspetti di vegetazione che oggi delineano il paesaggio dell’area protetta sono il risultato dell’interazione che l’uomo ha avuto con l’ambiente già in epoca preistorica con il disboscamento prima e l’utilizzo dei pascoli dopo. Nei pendii rocciosi più scoscesi troviamo delle praterie povere, nelle aree meno ripide troviamo gli arbusti della macchia mediterranea; nelle aree più fresche e con suolo più maturo si trova una vegetazione più stabile di querceto mediterraneo. Tra il bosco e la vegetazione costiera alofila vegeta rigogliosa la macchia a palma nana. Le emergenze storico-architettoniche risalenti al XV e XVI secolo legate alle torri di avvistamento, Torre Amari e Torre Mazzone di Gallo, si annoverano tra le diverse testimonianze che attestano la presenza dell’uomo e ne arricchiscono il paesaggio.

Galleria:

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I video della riserva

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