Foto concesse dall'Ente Gestore

Riserva Naturale Monte Pellegrino

Tipologia

Riserva Naturale Orientata

Superficie

1050 Ha

Comuni

Palermo (PA)

Decreto istitutivo

D.A. n. 610/44 del 06/10/1995

Ente Gestore

Rangers d’Italia – sezione Sicilia

Sito web

https://riservamontepellegrino.it

Sito Natura 2000

ZSC ITA 020014 Monte Pellegrino

Geosito

Complesso delle Grotte di M. Pellegrino – Abisso della Pietra Selvaggia

Complesso delle Grotte dell’Addaura – Addaura Grande o Grotta Perciata

 

La Riserva Naturale Monte Pellegrino tutela uno straordinario patrimonio di biodiversità ubicato all’interno della città di Palermo, oltre che un’area di notevole interesse geologico, archeologico e paesaggistico. L’area protetta, una delle più estese della Sicilia, comprende l’imponente e suggestivo promontorio di Monte Pellegrino (609 m s.l.m.), un maestoso massiccio carbonatico risalente ad un periodo compreso tra il primo Mesozoico ed il Paleogene, e la Real Tenuta della Favorita, un parco urbano creato nel 1799 da Ferdinando IV di Borbone come riserva di caccia e area di sperimentazione agricola di agrumi, olivi, frassini, noci e sommacco, oltre a boschetti di lecci e lentischi. La Riserva riveste notevole interesse botanico legato alla presenza di numerosi endemismi, di specie floristiche rare o di importanza fitogeografica e di rilevanti aspetti di macchia mediterranea e di vegetazione rupestre localizzata sulle ripide pareti rocciose. Riveste altresì grande interesse speleologico, paleontologico e paletnologico per la presenza di oltre 60 cavità carsiche, tra cui le grotte dell’Addaura e la grotta di Niscemi che custodiscono le famose incisioni rupestri risalenti al Paleolitico superiore. Notevole è la rilevanza ornitologica legata alle numerose specie migratrici che sostano sul promontorio e alla presenza di specie svernanti e nidificanti nella macchia e nelle rupi rocciose. Una citazione particolare merita il “Gorgo di Santa Rosalia”, uno stagno temporaneo in cui nel 1959 il ricercatore angloamericano George Evelyn Hutchinson trovò due specie di emitteri del genere Corixa, scoperta che segnò di fatto la nascita della biodiversità in un suo storico articolo intitolato “Omaggio a Santa Rosalia e del perché esistono tante specie di piante ed animali”.

 

Galleria:

Monte Pellegrino Flora 2 fonte Alessandro ZagraMonte Pellegrino Flora 3 fonte Alessandro ZagraMonte Pellegrino Flora 4 fonte Alessandro ZagraMonte Pellegrino Flora fonte Alessandro Zagra

Alaterno 2CarruboCorbezzolo 2Frassino da manna 2

Fungo di ferula 2Poiana 1Rospo smeraldino sicilianoSparvieroIMG 1869

I video della riserva

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