Parco delle Madonie

Parco delle Madonie

Tipologia:

Parco Naturale Regionale

Superficie:

39.941,18 Ha

Comuni:

Caltavuturo (PA), Castelbuono (PA), Castellana Sicula (PA), Cefalù (PA), Collesano (PA), Geraci Siculo (PA), Gratteri (PA), Isnello (PA), Petralia Soprana (PA), Petralia Sottana (PA), Polizzi Generosa (PA), Pollina (PA), San Mauro Castelverde (PA), Scillato (PA), Sclafani Bagni (PA)

Decreto istitutivo:

D.A. n. 9 del 01/12/1989

Ente Gestore:

Ente Regionale Parco delle Madonie

Sito web:

www.parcodellemadonie.it

Sito Natura 2000

ZPS Parco delle Madonie,ZSC Complesso Pizzo Dipilo e Querceti su calcare, ZSC Boschi di Gibilmanna e Cefalù, ZSC Boschi di San Mauro Castelverde, ZSC Complesso Calanchivo di Castellana Sicula,  ZSC Foce del Fiume Pollina e Monte Tardara, ZSC Monte S. Salvatore, Monte Catarineci, Vallone Mandarini,  ZSC Mt. Quacella, Mt.dei Cervi, Pizzo Carbonara, Mt Ferro, Pizzo, ZSC Querceti sempreverdi di Geraci Siculo e Castelbuono, ZSC Rocca di Cefalù, ZSC Rocca di Sciara, ZSC Sugherete di Contrada Serradaino

Geosito:

“Madonie Geopark” www.parcodellemadonie.it/category/visitare-il-parco/geopark/

 

Il Parco Regionale delle Madonie rappresenta una delle aree protette a maggiore biodiversità vegetale, sia nell’ambito del territorio italiano che di quello Mediterraneo. La ricchezza degli habitat, determinata dalla diversità dei substrati geologici, dalla contrastata orografia e dalle millenarie attività antropiche di tipo tradizionale, unitamente a condizioni climatiche favorevoli, definiscono una moltitudine di ambienti che, nel loro insieme, esprimono una diversità biologica straordinaria. All’interno di questo territorio si conserva la residua popolazione naturale di Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei costituita attualmente da soli trenta individui, distribuiti discontinuamente in una piccola area del territorio di Polizzi Generosa, compresa tra il Vallone Madonna degli Angeli, Monte Cavallo (1.757 m s.l.m.), Monte dei Pini (1.673 m s.l.m.) e Monte Scalone (1.654 m s.l.m.).

 Il paesaggio vegetale è caratterizzato dai boschi a prevalenza di leccio e/o altre querce sempreverdi o caducifoglie quali la quercia da sughero, la quercia virgiliana, la quercia congesta e di castagneti, fino a circa 1.200 m s.l.m. Seguono le formazioni miste a quercia del Tirreno meridionale  e agrifoglio fino a 1.500 m s.l.m. e, quindi, i boschi di faggio che si spingono fin quasi alla sommità dei principali rilievi carbonatici. Numerose sono le specie endemiche molte delle quali esclusive di quest’area come l’aglio dei Nebrodi,  l’astralago dei Nebrodi,  il blupeuro delle Madonie,  la festuca delle Madonie, la ginestra delle Madonie,  il garofano di Gasparrini, il garofano di Minà.  Le Madonie ospitano diverse specie di mammiferi, uccelli che vi nidificano e invertebrati. Tra queste specie, molti gli endemismi, le specie rare e quelle protette. Tra i carnivori ritroviamo la volpe, la donnola, la martora. Tra i roditori: l’istrice, con i suoi lunghi aculei bianchi e neri, il ghiro, il moscardino. Abbondanti le lepri ed i conigli selvatici. Molto diffuso è il riccio, dotato di piccoli e molto appuntiti aculei che ricoprono il suo corpo rotondeggiante. Sopravvivono anche pochi esemplari di aquila del Bonelli, nonché varie specie di falchi tra cui il più noto è il falco pellegrino. Presenti nei boschi madoniti diversi rapaci notturni quali l’allocco, la civetta e l’assiolo. La fauna si arricchisce ancora della presenza di numerosi rettili e del minuscolo cosmo di insetti, tra cui oggi si annoverano almeno 30 specie endemiche. Gli aspetti geologici del territorio non sono di estremo interesse solamente per gli studiosi e gli appassionati di geologia ma possono stimolare la curiosità e la fantasia anche di visitatori non particolarmente esperti nelle scienze della terra, che tuttavia non restano insensibili di fronte alla bellezza dei paesaggi che si susseguono dalle pendici dei monti fino alle aree sommitali, sempre differenti e affascinanti, alle strane forme dei fossili contenuti nelle rocce madonite, che evocano mondi sconosciuti e scomparsi, alla dolce frescura che emanano le acque sgorganti dalle numerose sorgenti disseminate nel massiccio, al mistero delle tante grotte che sono altrettante porte di accesso ai mondi sotterranei ignoti. È per queste notevoli valenze geologiche che il Parco delle Madonie, nel 2001, è entrato a far parte dell’European Geoparks Network.

 

Galleria:

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