Grotta Conza
Grotta Conza

Grotta Conza

Ubicazione

Palermo (PA)                                                                            

Tipo di interesse scientifico Speleologico - Strutturale
Grado di interesse scientifico Regionale
Categoria Puntuale

 

Il Geosito coincide con il motivo istitutivo della Riserva Naturale Regionale Grotta Conza, cavità carsica con forme di erosione marina. Nell’area del palermitano risulta essere l’unica grotta con un andamento ascendente. La sua formazione è legata a processi carsici, favoriti dalle presenza di Argilliti del Flysch Numidico interposti tra le carbonatiche Unità Panormide superiore e Unità Panormide intermedia. Rappresenta uno dei pochi siti del settore dei Monti di Palermo in cui è osservabile il piano di scorrimento tra le due Unità, visibile all’ingresso della grotta. La pendenza del pavimento del salone della grotta, che si sviluppa verso l’interno con un angolo di circa 30°, coincide con i valori di pendenza attribuiti al piano di sovrascorrimento, così come riportati dalla letteratura geologica. La grotta, il cui ingresso è posto ad una quota di 197 m alle pendici di Pizzo Manolfo, deve la sua origine all’azione di dissoluzione carsica in concomitanza ai processi gravitativi, esplicatisi tramite frane di crollo che hanno interessato la volta della cavità e i cui accumuli sono tuttora presenti sul pavimento. Il periodo di formazione di risale al Pleistocene medio-superiore. Dal punto di vista ideogeologico la grotta si configura come una grande risorgenza costituita da un unico ambiente di circa 90 m di lunghezza. La zona principale è rappresentata dall’ampio salone iniziale, di forma semiellittica, largo 25 m e alto circa 10 m. Sulle pareti e sul soffitto si possono osservare diversi tipi di speleotemi come vaschette, stalattiti, stalagmiti e sottili e trasparenti cannule, lo stadio iniziale nella formazione delle stalattiti. La grotta è stata rifugio dell’uomo paleolitico, testimoniato dai resti di pasto, frammenti ossei di mammiferi e molluschi, utensili in selce e ossidiana ritrovati nel talus all’ingresso della cavità. Il geosito ricade nel Sito natura 2000 ZCS/ZPS ITA 020023 “Raffo Rosso, Monte Guccio e Vallone Sagana”.