Complesso delle cavità di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto - Grotta Mazzamuto

Il Geosito è stato istituito per proteggere il complesso di cavità di origine carsica ricadenti all’interno dell’omonima Riserva Naturale Regionale.  Il complesso montuoso di Monte Cane e Pizzo della Trigna, alti rispettivamente 1242 e 1257 metri s.l.m., rappresenta una parte della Catena settentrionale costiera siciliana ed è costituito, dal punto di vista geologico-strutturale, da una serie di unità strutturali sovrapposte, appartenenti ai domini paleogeografici mesozoico-terziari. Una di queste unità, la piattaforma carbonatica del dominio Imerese, è costituita da rocce sedimentarie di varia natura, prevalentemente rocce calcaree clastiche, detritiche e argilliti silicee. L’erosione carsica, sulle rocce calcaree, ha permesso la formazione di numerose cavità. Tra queste le più rilevanti sono la Grotta Mazzamuto, la Grotta Brigli (Brigghi o dei Berilli) e la Grotta Leone. La Grotta Mazzamuto ha principalmente un interesse archeologico/paleontologico. E’ costituita da un antro iniziale di notevoli dimensioni e da altre due piccoli saloni concrezionati (stalattiti e stalagmiti) per uno sviluppo planimetrico di 62 m. All’interno della grotta, abitata dall’uomo fin dalla preistoria, è stato ritrovato un ricco giacimento fossile pleistocenico, con resti di elefante nano e ippopotamo.  La Grotta Brigli (Brigghi o dei Berilli) ha uno sviluppo planimetrico di 200 m e si presenta riccamente concrezionata dai principali speleotemi carsici tra cui diverse vele. La Grotta Leone ha invece un’importanza principalmente ecologica, in quanto ospita una comunità di Iberidella minore, pianta che cresce nelle grotte abitate dal bestiame. Il geosito ricade all’interno della ZSC ITA020039 “Monte Cane, Pizzo Selva a Mare, Monte Trigna”.