Riserva Naturale Macalube di Aragona
Tipologia |
Riserva Naturale Integrale |
Superficie |
256 Ha |
Comuni |
Aragona e Joppolo Giancaxio (AG) |
Decreto istitutivo |
D.A. n. 290/44 del 16/05/1995 |
Ente Gestore |
Legambiente Sicilia |
Sito web |
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Sito Natura 2000 |
ZSC ITA 040008 Macalube di Aragona |
Geosito |
La Riserva Naturale Macalube di Aragona è stata istituita per tutelare la rarissima testimonianza dei cosiddetti “vulcanelli di fango freddi”, al cui interesse geomorfologico e genetico si aggiunge anche quello relativo ai meccanismi di formazione del metano. Si tratta di un raro fenomeno geologico che, per analogia morfologica con quello vulcanico, viene definito vulcanesimo sedimentario e rientra tra le manifestazioni petrolifere superficiali di tipo gassoso. L’area presenta forme collinari tondeggianti legate ai depositi argillo-marnosi, incise da una fitta rete di solchi vallivi poco profondi che vengono percorsi nei mesi autunnali ed invernali dalle acque piovane. La compresenza di ambienti “steppici” e di pozze d’acqua, classificabili come “stagni temporanei mediterranei”, determina una notevole diversità faunistica in particolare relativamente alla fauna entomologica (prevalentemente libellule, emitteri e coleotteri acquatici) ed alla comunità di anfibi e rettili. Gli specchi d’acqua sono territorio di caccia di numerose specie di uccelli e, durante i periodi di migrazione, zona di sosta per l’avifauna migratoria. L’area delle Macalube è caratterizzata da una certa “originalità” floristica rispetto ad altre zone interne della Sicilia occidentale, in ragione delle sue peculiarità climatiche, geologiche e geomorfologiche: la vegetazione è costituita essenzialmente da praterie dominate da graminacee perenni tra cui il Lygeum spartum, e da arbusteti caratterizzati da specie succulente come la Salsola agrigentina; al loro interno vivono diverse specie della flora di notevole interesse biogeografico e/o conservazionistico, tra cui numerose specie di orchidee.