Riserva Naturale Monte San Calogero (Monte Kronio)

La Riserva Naturale Monte San Calogero (Monte Kronio) è stata istituita a protezione del labirinto di grotte interessate da fenomeni termali riconducibili a vulcanesimo secondario. Chiamato anche monte Kronio perché, secondo la leggenda, la cavità fu scavata da Dedalo nel periodo in cui il territorio era occupato dai Sicani, questa era la dimora della divinità greca Crono (padre di Zeus). Il sistema di cavità carsico-ipogeniche è caratterizzato da una complessa architettura degli ambienti nel quale circolano aria e vapori legati a fenomeni termali. La temperatura è mediamente stabilizzata intorno ai 38°C, in certi ambienti diventa così elevata da impedire l'esplorazione completa del sito con escursioni comprese tra i 36° e i 42° C. A causa della temperatura elevata la grotta era tradizionalmente utilizzata per la cura di malattie reumatiche. Nell'intricato sviluppo delle cavità si distinguono cinque grotte principali: le Stufe di San Calogero, la Grotta del Lebbroso, la Grotta di Mastro, la Grotta del Gallo e la Grotta di Cucchiara. Quest'ultima è un vero e proprio labirinto aspirante. Il termalismo pare tragga origini da fenomeni di vulcanismo secondario, insorti in epoche storicamente databili, che renderebbe i vapori saturi di sali sulfurei, ai quali sono attribuibili effetti terapeutici. Il patrimonio idrominerale di Monte Kronio, che non viene del tutto sfruttato, è tra i più ricchi e completi al mondo. Il monte, di natura calcarea, è colonizzato da una vegetazione fondamentalmente rupestre, mentre sulla sommità, nei pressi del Santuario, si è insediata una pineta. Flora e fauna sono ancora oggetto di studio.

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