Riserva Naturale Isola di Alicudi

La Riserva Naturale, di origine vulcanica, è stata istituita per tutelare il piccolo complesso di cupole laviche in parte distrutte, testimonianza delle più antiche attività del complesso vulcanico eoliano e per la variegata macchia mediterranea dove dominano la ginestra, l’artemisia, l’erica e le specie alofile endemiche a predominanza di limonium ed elicriso. Nella zona del vecchio cratere e sui fianchi sommitali l'ambiente, più fresco, presenta felci, distese di asfodelo pochi castagni residui e altri arbusti. Alicudi, al pari delle altre isole, è via di passaggio dell’avifauna migratoria tra l’Africa e l’Europa e in particolare di specie quali il pellicano, l'airone rosso, l'airone cenerino e il fenicottero rosa. Tra l’avifauna stanziale si annovera, invece, la numerosa colonia di falco della regina, che nidifica sull’isola, il corvo imperiale, il piccione selvatico, il germano reale, la berta maggiore e la berta minore. Tra i rapaci ritroviamo il falco pellegrino, il lodolaio e il falco cuculo. Il paesaggio tradizionale è caratterizzato da alcune abitazioni con terrazzini con sedute in muratura (bissuoli) e tipiche colonne a tronco di cono (pulere) a cui si appigliano viti ombreggianti e altre fornite di mannare, costruzioni di pietre naturali a secco, a pianta circolare, coperte con falsa cupola, adibite un tempo per il riparo degli animali.

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